Gattina al pronto soccorso, scoppia lo scandalo delle liste d’attesa truccate


Ospedale di Sanremo, le liste d’attesa erano truccate?

Inchiesta della procura di Imperia sulla gestione delle liste d’attesa per i pazienti all’ospedale di Sanremo (e alla direzione sanitaria di Bussana). Scoperti favoritismi e casi limite clamorosi

Una decina di indagati, tra impiegati e medici dell’ospedale di Sanremo e della direzione sanitaria di Bussana, e trentadue decreti di perquisizione (anche nei confronti di persone non indagate): è questo il risultati dell’inchiesta coordinata da Grazia Pradella, procuratore capo di Imperia, e che vuole chiarire le presunte irregolarità nelle liste di attesa pilotate dell’Asl 1 Imperiese.

Le indagini finora hanno permesso di far emergere favoritismi nelle liste di attesa delle visite mediche ospedaliere: chi aveva le conoscenze giuste accelerava i tempi di attesa, mentre gli altri erano costretti ad attese infinite.

C’era chi chiamava l’amico medico per essere inserito in maniera automatica nelle liste di attesa scavalcando altri pazienti, oppure chi veniva visitato subito anche se il suo nome successivamente era inserito nelle liste d’attesa.

Ed è emerso persino un caso paradossale: mentre diversi pazienti attendevano di essere visitati al Pronto Soccorso di un ospedale della zona, il medico di turno era impegnato a visitare con un esame radiologico e del sangue la gatta di una sua amica.

Ora i reati contestati, a vario titolo, sono abuso d’ufficio, corruzione, peculato e truffa, ma l’inchiesta dovrà anche appurare se questi trattamenti di favore siano dovuti soltanto a rapporti di amicizia, oppure se ci fosse anche un pagamento in denaro. Decisivi saranno quindi gli elementi che la Procura riuscirà a raccogliere, anche perché già nelle prime ore di diffusione della notizia i vertici della Asl hanno promesso piena collaborazione.

E intanto Sonia Viale, assessore regionale alla Sanità ed esponente della Lega Nord, ha promesso misure drastiche per impedire il verificarsi di fenomeni di questi tipo: “Grazie al ricambio dei vertici delle Asl liguri –ha detti – con nuovi direttori generali ai quali si affiancano i nuovi direttori sanitari e amministrativi ho dato impulso all’attuazione nel Sistema Sanitario Regionale delle linee guida predisposte dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione per eliminare i fattori di rischio”.

I primi passi saranno l’informatizzazione delle liste di attesa, la prenotazione di tutte le prestazioni attraverso i Cup, l’aggiornamento periodico delle liste di attesa, lo svolgimento della libera professione in strutture aziendali e l’obbligo dell’installazione di Pos nelle strutture dove si effettua la libera professione.