Emergenza migranti nell’imperiese, il prefetto promuove il modello Avigliana


Il prefetto di Imperia, Silvana Tizzano, porta ad esempio quello che sta avvenendo in Piemonte nella Bassa Valsusa con un modo nuovo di intendere la distribuzione dei migranti

Si può pensare di esportare anche ad Imperia e provincia quanto da tempo sta avvenendo per l’accoglienza dei migranti in un comune dell’area torinese come Avigliana ?

Il prefetto locale, Silvana Tizzano, è convinto che l’esperienza di Avigliana possa essere utile anche nel territorio dell’imperiese e per questo ha convocati tutti insieme i sindaci della provincia di Imperia per incontrare Angelo Patrizio, il primo cittadino del Comune torinese in modo che illustrasse loro il protocollo per la accoglienza diffusa che nella zona della Bassa Valsusa si è rivelato sino ad oggi molto efficace.

In particolare il progetto prevede prevede l’affidamento diretto della gestione dei profughi ai comuni e saranno loro ad individuare l’ente gestore con una gara europea.

Il prefetto Tizzano pensa che si possa applicare anche al suo territorio perché come ha confessato nell’incontro pubblico “i sindaci non possono non mostrarsi collaborativi. Dobbiamo dare delle risposte ed evitare le proteste perché altrimenti sarò costretta a trovare soluzioni che non piacciono a tutti”.

prefetto di imperia
prefetto di imperia

E il sindaco di Avigliana ha aggiunto che “i cittadini devono capire che l’accoglienza dei migranti è un tema strategico per tutti. É compito nostro affrontare la questione gestendola al meglio, sia dal punto di vista economico sia sensibilizzando i cittadini”.

Ad Avigliana il progetto prevede la micro accoglienza di 112 richiedenti asilo con il coinvolgimento inedito degli enti locali nella progettazione e nella gestione grazie a un accordo siglato tra la Prefettura di Torino e 20 paesi della Bassa Valsusa, senza alcun investimento economico da parte dei Comuni.

L’idea di base è stata creare due centri servizi di accoglienza diffusa, piazzati nella parte centrale e bassa della Valsusa, nei quali verranno forniti quasi tutti i servizi previsti come i contributi per cibo e igiene, la tutela socio sanitaria e assistenza legale, la mediazione culturale ma anche l’orientamento e la formazione.

“Fino ad oggi – ha concluso il sindaco di Avigliana – abbiamo affittato sul territorio 28 alloggi in 18 dei 20 Comuni aderenti al protocollo, ma si arriverà ad almeno 30 alloggi in affitto, e abbiamo ospitato ragazzi tra i 20 e i 25 anni, anche nuclei familiari”

Un modello di inclusione che funziona quindi anche se il sindaco di Imperia, Carlo Capacci ha ribadito che la distribuzione territoriale è già attiva anche nella zona.

“Abbiamo più di 200 migranti sul territorio imperiese, quindi credo che l’amministrazione comunale abbia risposto in modo concreto alle richieste formulate”.